Bergamo e Brescia, le capitali italiane del lusso e della vita notturna

Movida, benessere e bella vita: Bergamo, Brescia si confermano le capitali italiane di un welfare a 360 gradi. Le due città sono da sempre abitate da persone piuttosto facoltose: l’imprenditoria e la classe industriale ne ha fatte un vero e proprio territorio di benessere, facendole posizione nelle statistiche nei primi posti in quanto a lusso, risorse e vita mondana.

LA RISCOPERTA DEL CENTRO E NON SOLO
Sicuramente negli ultimi anni, si è potuto assistere ad un ritorno nei centri città: mentre fino al 2014/15 la tendenza era quella di spostarsi in locali esterni ai quartieri centrali – magari aperti dal “figlio di” – ora c’è una riscoperta del centro storico.
Diversi infatti sono i lounge bar di nuova apertura, chiaramente destinati ad un aperitivo chill come fa scuola Corso Como a Milano o ancora una cenetta in uno dei ricercatissimi localini gourmet, avanguardisti e adatti a chi cerca discrezione e particolarità.
Notizia positiva questa nuova tendenza: perché il “ripopolamento” del centro con questi personaggi bene, fortunatamente ha creato un fenomeno di riassetto per l’economia: anche le attività commerciali infatti, nonostante il periodo non certo idilliaco per tutti i motivi economici che largamente sentiamo in tv o leggiamo sul giornale e online, tirano un sospiro di sollievo.
Sembrava passato molto tempo da quando si vedevano le mogli e figli dei ricchi imprenditori che si dedicavano allo shopping nelle vie della moda e sembrava solo un ricordo, mentre negli ultimi anni il fenomeno si verifica ancora: ecco quindi un fiorire di offerta alta, fashion e di concezione metropolitana.
Ma lasciando da parte i meravigliosi quartieri centrali, anche le cittadine hinterland non sono da meno: tanto gli imprenditori soprattutto, che hanno posizionato le sedi delle loro ovviamente fuori città, riqualificando e dando attenzione e visibilità a centri minori ma interessanti.
Grazie al fenomeno – che tanto ha preso spunto dall’Expo milanese del 2016 – anche la cura e la struttura di tali cittadine è migliorata, garantendo uno standard metropolitano a questa popolazione più abbiente.

AUTOMOBILI E STATUS QUO
La nuova generazione di ricchi abitanti di Bergamo e Brescia ha voglia di “dimostrare”, in perfetto allineamento con la società dell’immagine che stiamo attraversando; figli già di una classe abituata a vivere nell’agio, i nuovi ricchi assaporano quei cliché ma alla nuova maniera: non è raro vedere mega cilindrate fuori dai locali più in, spesso anche in doppia fila (con grande impegno da parte della polizia locale), è una tendenza a “collezionare” utilitarie fashion colorate.
Grande ritorno anche dei marchi svizzeri di orologi di pregio e nell’abbigliamento piccoli dettagli che denotano la differenza: papillon di legno, bottoni personalizzati, camicie ricamate con le iniziali (in perfetta sintonia con la tipica tendenza imprenditoriale di qualche anno fa) e scarpe sopra le righe.
Perché l’abito non farà il monaco, ma nessuno rinuncia ad ostentare quel particolare che decreta la posizione nella società.
Non c’è da stupirsi se anche i più giovani, ragazzini figli di questa generazione agiata, girino griffati da testa a piedi, magari con due smartphone in tasca.
Qualcuno potrà pensare che la faccenda sia triste, ma in realtà non dimentichiamo che ci troviamo davanti ad un’ondata generale di civiltà della visibilità: è un vero e proprio fenomeno sociale e culturale quello che porta al dimostrare – a volte anche calcando la mano – ciò che si ha (talvolta anche quando non corrisponde in maniera totale alla realtà).
Siamo nell’epoca dei social, della gara al like e per queste fette di “prescelti” diventa più facile il gioco.
Forse anche perché il business stesso, soprattutto degli imprenditori che ormai utilizzano nel 90% dei casi la rete per affari, ma anche degli industriali che hanno imparato come trovare contatti online, si è spostato ad ampia scala su questo nuovi canali di immagini; ecco quindi che anche nella quotidianità diventa routine il perseverare nel vivere al top.

MOVIDA, VITA NOTTURA E… SEGRETI
Certo, se parliamo delle nostre due città come capitali del lusso, non possiamo non far riferimento anche ai luoghi dello spasso.
Abbiamo già accennato al fatto che sono fioriti negli ultimi anni localini cool per aperitivi e cenette, ma quali sono le abitudini della classe ricca?
Parola d’ordine: movida!
Non immaginate il chiosco sulla spiaggia incasinato; i locali di tendenza sono concettuali e fanno scuola nel design.
Tanti infatti i lounge dove sorseggiare drink ricercati – apprezzatissime le proposte molecolari: cocktail da gustare come piccoli chimici – e trascorrere una serata rilassante, ma non si disdegnano nemmeno le discoteche di un certo livello; musica e gente giusta, qualche carta oro per tavolo e champagne e via fino al mattino.
I luoghi della movida di imprenditori e industriali sono sempre piuttosto sopra le righe e oltre a bollicine, note e due salti in pista, vi è anche il lato più trasgressivo, a sfondo sessuale, e infatti non è raro trovare escort di Brescia che accompagnano questi uomini facoltosi e spregiudicati. Anche Bergamo abbonda di “accompagnatrici”, ovviamente. Ma tutto questo non è sempre solo prostituzione, poiché spesso queste escort di Bergamo e Brescia vengono usate più per dare uno status al riccone di turno, il quale deve avere una donna bellissima e al suo livello che lo accompagni in serate ed eventi mondani.

Che piaccia o no, il tenore di vita dei ricchi è una realtà che perfettamente rispecchia il nuovo modus vivendi sociale, e che in un certo senso porta alla ribalta le nostre città.
Come si suol dire “in bene o in male, purché se ne parli”.